domenica 18 agosto 2013

la valle dei mulini

L'estate è sicuramente un momento difficile per noi panificatori, soprattutto per chi abita in una qualche città italiana a 40° come me! Accendere il forno significa surriscaldare tutta la casa di almeno 5/6 gradi ed è scoraggiante. La mia pasta madre sta benissimo, viene rinfrescata settimanalmente e ci sono anche delle rare infornate di pane, ma gli esperimenti sono rimandati al periodo autunnale.
Il pane resta, comunque, uno dei miei pensieri quotidiani e in questi giorni siamo andati in giro alla scoperta di nuovi sapori e nuove forme di pane. 
Una delle mete è stata le Dolomiti.... Val Badia e... cammina, cammina durante una delle splendide giornate montane siamo arrivati fino alla Valle dei Mulini a Longiarù, nei pressi di San Martino. 

Immaginate una distesa di prati verdissimi, che disegnano curve delicate, circondati dalle rocce delle Dolomiti con le sue cime dominanti e un'aria fine e fresca. I prati si estendono a perdita d'occhio e a distanza l'una dalle altre, delle tipiche casette di montagna con i fiori colorati alle finestre ed ancora i masi di montagna che riparano il fieno per l'inverno e tantissimi mulini. Seguen
do il sentiero si incontrano una decina di mulini ad acqua collocati lungo il piccolo, ma potente fiume, tutti molto vecchi (probabilmente alcuni di essi sono del 700!) e per la maggior parte in disuso. La fortuna ha voluto che proprio durante il nostro passaggio, un signore del posto ci abbia aperto uno dei mulini ancora funzionanti per mostrarci con fierezza i marchingegni del mulino, le ruote, le pietre per macinare ed abbia anche macinato della farina per noi. Farina genuina.... come l'ha definita lui. 
Una vallata magica, un luogo carico di tradizione, simbolo di una cultura contadina ormai scomparsa.

3 commenti:

  1. Non sai quanto ho gradito questo splendido post. Mi mancano i miei monti.. mi mancano terribilmente.. Grazie e un bacione! <3

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  2. Che spettacolo!!! Come vorrei tornare sulle Dolomiti... adoro quelle montagne!

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  3. Le Dolomiti...ricordi belli e malinconia...la natura immensa...
    «Basta un colle, una vetta, una costa. Che fosse un luogo solitario e che i tuoi occhi risalendo si fermassero in cielo. L'incredibile spicco delle cose nell'aria oggi ancora tocca il cuore. Io per me credo che un albero, un sasso profilati sul cielo, fossero dei, fin dall'inizio».
    Cesare Pavese

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