I tarallini pugliesi....una delle specialità più gustose d'italia! Ovviamente in questo primo giorno di ferie ho pensato bene di rilassarmi con un nuovo esperimento con la pasta madre e navigando sul web alla ricerca di ben altre cose sono finita su un sito di un laboratorio artigianale di taralli pugliesi dove proponevano la loro ricetta tramandata da generazioni. Ho quindi tratto ispirazione da questa ricetta per trasformarla in una ricetta di pasta madre ossia rigorosamente lievitata naturalmente.
Ingredienti: *******
100 gr di pasta madre rinfrescata
250 gr di farina biodinamica
100 gr di vino bianco
90 gr di olio
sale q.b.
Unisco la pasta madre alla farina, aggiungo quindi il vino bianco, l'olio e per ultimo il sale ed impasto. La mia Gina è un lievito solido (assomigia all'impasto stesso) e l'ho usata in questo modo senza renderla liquida con l'acqua, ma solamente amalgamandola con l'impasto che si creava.
Ho lavorato il tutto per una decina di minuti abbondanti per poi lasciare riposare per 4 ore circa coperta da un panno.
L'impasto deve assumere una bella consistenza solida, morbida e molto elastica.
L'impasto deve assumere una bella consistenza solida, morbida e molto elastica.
Queste caratteristiche saranno ancora più evidenti dopo che sarà lievitato.Dopo la lievitazione è giunto il momento di dare la forma ai miei taralli: con una spatola taglio dei pezzetti dall'impasto di circa 10 gr l'uno, ne faccio dei "bruchi", delle forme allungate abbastanza sottili e poi chiudo l'anello facendo pressione nel punto di contatto. Lascio riposare qualche minuto e nel frattempo faccio scaldare l'acqua fino a portare a bollore. (Nella ricetta che ho trovato suggerivano di non salare l'acqua ed ho seguito il consiglio, sinceramente ho confrontato la ricetta con altre che invece indicavano di salare l'acqua.A discrezione, direi...)
Lascio quindi cadere i miei taralli nell'acqua calda e appena ritornano in superficie (30 secondi!!!) li torgo con una schiumarola e li lascio asciugare su di un panno. Il consiglio è di buttare non più di 8/10 taralli a volta in modo da evitare di farli riemergere tutti insieme e rischiare che si attacchino l'uno all'altro.
Lascio quindi cadere i miei taralli nell'acqua calda e appena ritornano in superficie (30 secondi!!!) li torgo con una schiumarola e li lascio asciugare su di un panno. Il consiglio è di buttare non più di 8/10 taralli a volta in modo da evitare di farli riemergere tutti insieme e rischiare che si attacchino l'uno all'altro.
Lascio riposare qualche altro minuto e nel frattempo ungo la teglia di olio per poi adagiarci i taralli ed infornare, nel forno già a temperatura, a 200° per 30/40 minuti.
Quando sono dorati sono pronti ... lasciate raffreddare qualche minuto e gustateveli!
Sinceramente, essendo questo un primo esperimento non ero certa del risultato... devo ammettere però che erano buonissimi!!! La consistenza interna friabile, saporita, esteticamente perfetti: lisci, rotondi, ed il sapore gustoso e saporito!
*******n.b. con queste dosi ho realizzato un panetto di poco più di 500 gr e mi sono venuti 40 tarallini
Bellissimi!!!!
RispondiEliminaChe tipo di farina hai utilizzato??
ciao!! per fare i taralli ho usato una farina 0, mi sono attenuta ala ricetta originale!
RispondiEliminaIn particolare ho usato una farina biologica del Molino Grassi http://www.molinograssi.it/pane.html(che ho ordinato tramite il mio Gruppo di Acquisto Solidale) ed ha una linea interamente dedicata alla panificazione.
Comunque le volte che ho fatto i taralli l'impasto è risultato molto elastico e facile da lavorare pertanto credo non ci siano problemi se usi altri tipi di farine. Sperimenta.. e fammi sapere!! buon impasto...
Sono meravigliosi!!anch'io voglio imparare a farli!Fissiamo un laboratorio di taralli artigianali a strasburgo??qui solo baguettes insipide...
RispondiEliminatra un po' metto la gina in valigia e voliamo da te per potarti un po' di sapori di casa!
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