martedì 29 gennaio 2013

la favola dei panini e dei millepiedi fornai

In un paese lontano, in un bosco a tanti passi di cammino da qua, si trova un albero alto quanto lo sguardo riesce a vedere, con un tronco così largo che servono almeno venti persone per poterlo abbracciare. Ai piedi di questo albero si trova un luogo magico: il fornaio dei millepiedi. Tutti i fornai sono dei luoghi magici, si riconoscono da lontano perchè emanano dei profumi speciali ed hanno mille cose diverse, gustose e curiose da mangiare, ma questo è sicurameno il luogo più speciale che possa esistere.
Il fornaio dei millepiedi produce ogni giorno panini per tutto il bosco, tra i suoi clienti ci sono insetti di ogni specie, uccelli di ogni colore, mammiferi di ogni dimensione. Il forno è nascosto tra le radici dell'albero ed è sempre operativo, soprattutto la notte è possibile vedere i piccoli e lunghi millepiedi indaffarati tra sacchi di farina, sale, olio, mestoli e legna.

In questa notte di luna piena, in un giorno preciso del calendario, i millepiedi gialli hanno scoperto nell'Antico libro di Carta  una nuova ricetta e hanno deciso di prepararla per festeggiare la nuova luna.
Il capo fornaio ha in testa un berretto giallo come le macchie sul suo corpo e  riesce a lavorare con quasi metà delle sue zampe, è così esperto che mentre inpasta riesce anche a dirigere gli altri nel lavoro e a leggere il giornale, fare uno spuntino, fare le parole crociate e spazzare per terra.
Questa notte però è molto preoccupato, perchè nonostante la sua esperienza e la sua abilità le cose nuove fanno sempre un po' paura.
"Non ti preoccupare capo, sta andando tutto alla grande", urla l'aiutante fornaio con in mano 5 mestoli in fondo alla stanza. "Ho macinato già 10 sacchi di farina d'oro e adesso sto scaldando l'acqua... sono quasi pronto"
"Che stai facendo con quell'acqua... aspettami..." risponde il maestro fornaio," lo sai che la Magicapastamadre posso toccarla solamente io altrimenti i panini non cresceranno mai".
 Il maestro fornaio lascia cadere la scopa, le parole crociate, il libro, si spolvera le sue sessantadue zampe e corre a prendere nella madia un piccolo sacco con dentro un composto molto simile all'impasto del pane, ma con tanti buchi.
"versiamolo in questa ciotola.... e adesso butta quell'acqua... piano.... fai attenzione.... "
"che bellezza....." sospira l'apprendista "guardi maestro, ci sono delle bolle, sembra vivo questo liquido"
"Ah, Ah Ah" ride il vecchio millepiedi, "certo che è vivo, la Magicapastamadre è un lievito che facciamo vivere da quasi cento anni, la alimentiamo ogni settimana con farina buona e lei fa raddoppiare e lievitare il nostro pane, i nostri dolci. Il mio nonno e prima di lui il mio bisnonno l'hanno curata prima di me e l'hanno resa sempre più magica. E' per questo che la tengo nascosta in questo sacco perchè è unica ed ha bisogno di essere protetta... e tu dovrai farlo dopo di me. E adesso forza, chiudi quella bocca meravigliata e inizia a far piovere farina su questo impasto"
Con sguardo ammirato il giovane apprendista lascia cadere la farina, il sale, qualche goccia di essenza di oliva contenuta in una piccola ampolla e entrambi iniziano ad impastare.
Questi millepiedi a macchie gialle sono i migliori fornai del mondo perchè con le loro 31 zampe per lato riescono ad impastare meglio di ogni altri essere sul pianeta: una zampa schiaccia, una accarezza, una pizzicotta, l'altra tira, una spinge, l'altra allunga e così moltiplicato per ogni zampa.
Impasta, impasta, tira, allunga, ed infine  riescono a creare mille palline di impasto per i panini desiderati da tutti gli esseri del bosco. L'apprendista forma palline di impasto rotonde e le mette sulle radici che sono come delle mensole, a riposare coperte da uno straccio colorato.
"prendi l'Antico libro di Carta, attento a non appiccicarlo con quelle mani impastate.... ecco... si.... così... ho capito!" esclama il fornaio millepiedi più esperto. Dopo alcune ore di studio dell'Antico Libro di Carta, esclama "ho capito il segreto di questi panini, dobbiamo creare un cuore morbido, che si scioglie in bocca, che li renda ancora più speciali".
Il capo fornaio corre verso la botola puzzolente che si trova nel mezzo della stanza, apre lentamente la porticina ed estrae delle enormi fette di formaggio, agguanta con dieci zampe altrettanti coltelli e in meno di un minuto le grosse fette sono state fatte... in mille pezzi.
"Maestro, maestro... corri.... è successo qualcosa... i panini che avevo fatto si sono trasformati... aiuto ... sono raddoppiati ... adesso sembrano molto più grandi!" urla il giovane millepiedi spaventato in piedi di fronte a migliaia di palline di pane.
"Ah Ah Ah" il fornaio non resiste e ride così forte che per tenersi la pancia deve usare quattordoci delle sue zampe. "Sei proprio inesperto mio giovane millepiedi, è questa la magia della Magicapastamadre, è suo il potere di rendere i nostri impasti così soffici e gonfi. E adesso svelto prendi questo formaggio e nascondilo nel mezzo di ogni panino, così i nostri amici del bosco resteranno senza parole quando li assaggeranno"
Velocissimo il giovane fornaio riempie di formaggio i panini e contemporanemente il maestro li deposita nel forno caldo. Dopo un po' di minuti, quando la lancetta ha camminato per qualche numero ed il profumo è così intenso da non poter resistere, i due fornai tolgono dal forno i panini depositandoli in delle ceste.
"E' il momento di andare" dice il maestro fornaio " prendi queste ceste e vai nel bosco, fermati da tutti gli animali che incontri e porta loro la nostra nuova specialità. Non dimenticare di chiamare gli uccelli che dormono in cima agli alberi che avranno dei piccoli da sfamare, vai vicino al fiume che il pane piace anche ai pesci, vai dai più anziani e fai assaggiare i  nostri panini anche a chi è appena arrivato nel bosco e non dimenticare, racconta a tutti cosa hai visto questa notte, la conoscenza va tramandata"
Stanco, ma soddisfatto il giovane millepiedi prende i cestini e si incammina nel bosco.


E' stato veramente magico riuscire a scrivere questa favola, un grazie di cuore a il Mondo da Scoprire che con il suo contest Raccontami una ricetta mi ha fatto perdere nella fantasia. Le parole sono venute da sole, la creatività è qualcosa che abbiamo dentro che dobbiamo solo realizzare, ma questo non finirà mai di stupirmi.

E per provare cosa i millepiedi sanno fare può trovare la ricetta dei panini al kamut qua, prima di infornarli è necessario mettere un pezzetto di formaggio e avvolgere sopra l'impasto dando nuovamente la forma rotonda al panino. Cospargele d'olio la superficie e rotolare i panini nel parmigiano grattugiato, infornare per 20 minuti a 200°.

Ricapitolando gli ingredienti:
100 gr di lievito madre rinfrescata
200 gr di farina di kamut 
1 quarto di bicchiere di acqua tiepida
olio EVO qb
un pizzico di sale
circa 20 gr di formaggio tipo hemmental o fontina 
parmigiano grattugiato  

2 commenti:

  1. che bel post mi piace tantissimo come questi panini

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  2. peccato nn essere un amimaletto del bosco dei millepiedi...

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